...La Dieta nelle varie Fasce d'Età...
Il ruolo dell'alimentazione è sempre più centrale per la salute delle persone e le scelte alimentari hanno un peso nell'insorgenza di alcune malattie croniche; circa l'80% dei casi legati a tali malattie possono essere prevenuti eliminando fattori di rischio come tabacco, diete poco salutari, inattività fisica e consumo di alcol. Per fare ciò è necessario favorire la cultura della prevenzione in tutte le fasi della vita adottando:
COMPORTAMENTI ALIMENTARI CORRETTI
STILI DI VITA FISICAMENTE ATTIVI
Un'alimentazione sana ed equilibrata è necessaria fin dai primi mesi di vita per contribuire ad uno SVILUPPO ARMONICO che a sua volta garantisce un BUONO STATO DI SALUTE.
La Dieta nell'Infanzia
Nel PRIMO ANNO di vita del bambino il suo sviluppo corporeo è molto rapido (circa 20-25 cm. di altezza e 5-6 kg. di peso) e presenta alcune caratteristiche che incidono sulla sua alimentazione:
mancanza di denti
apparato digerente non completamente funzionante
Proprio per questo ha bisogno di un alimento liquido, facilmente digeribile e con tutti i nutrienti necessari. Il LATTE MATERNO oltre ad avere tutte queste proprietà contiene anche anticorpi specifici che proteggono dalle infezioni. La quantità di latte è variabile per ogni bambino, la tendenza attuale è l'ALLATTAMENTO A RICHIESTA ossia lasciare al bambino la possibilità di nutrirsi quando e quanto vuole. L'ALLATTAMENTO AL SENO è il modo naturale e ideale di nutrire un neonato per i primi 6 mesi di vita perché:
è in grado di stabilire anche una relazione di intimità con la madre.
fornisce tutti i principi nutritivi necessari come acqua, calcio, lattosio, proteine e acidi grassi essenziali
Se l'allattamento al seno risulta insufficiente per le esigenze del bambino si può ricorrere all'ALLATTAMENTO MISTO usando il latte artificiale.
Dopo i 6 MESI di vita i bambini necessitano di altri cibi; l'introduzione di cibi solidi nella dieta del neonato si chiama SVEZZAMENTO o DIVEZZAMENTO, i cibi solidi o semi-solidi vanno ad integrare il latte fornendo ulteriori nutrienti. Questa fase è importante anche per lo sviluppo del linguaggio e per garantire una normale masticazione. Può essere suddiviso in due fasi:
1° FASE: introduzione della prima pappa semi-solida sostituendola al latte (liofilizzati, omogeneizzati)
2° FASE: scoperta di nuovi alimenti di consistenza solida
Importante in questa fase è la gradualità nell'introdurre i nuovi alimenti, occorre farlo in piccole quantità e a distanza di circa una settimana per controllare che non si manifestano sintomi di intolleranze alimentari.
Al compimento del PRIMO ANNO di vita termina lo svezzamento ma il latte materno non andrebbe eliminato perché contribuisce a fornire un buon apporto di proteine, per questo si usa il termine ALIMENTAZIONE COMPLEMENTARE.
Dal PRIMO al DECIMO ANNO di vita la crescita continua ma con un ritmo più lento. I bambini devono essere incoraggiati a consumare una varietà di cibi molto ampia perché è in questo periodo che si delineano i gusti e le abitudini alimentari che condizioneranno anche la fase adulta. Al TERZO ANNO di età si completa la dentatura e dopo il QUARTO ANNO di età il fabbisogno energetico per chilo diminuisce anche se aumenta la quantità di energia necessaria durante la crescita.
Il bambino dovrebbe fare: colazione, due pasti completi e due spuntini uno nella mattina e uno nel pomeriggio. Inoltre è importante promuovere l'attività fisica incentivandolo a giocare all'aria aperta sia per evitare l'obesità che per proteggere dalle malattie cardiovascolari.
La Dieta nell'Adolescenza
L'ADOLESCENZA è quel periodo che va dalla PUBERTA' all'ETA' ADULTA':
Durante questo periodo le esigenze nutritive e caloriche sono simili a quelle dell'adulto perché ci sono importanti cambiamenti fisici che necessitano cambiamenti di nutrienti sia nella quantità che nella qualità.Questa è anche l'età più rischiosa per l'insorgenza di disturbi del comportamento alimentare.
I principali errori nella dieta in questa fase sono: l'utilizzo di alcolici, l'insufficiente consumo di legumi, ortaggi e frutta, il mancato consumo di latte, la rinuncia alla colazione e l'errata distribuzione delle calore nei pasti.
La Dieta nell'Età Adulta
L'età adulta ha inizio a dopo l'adolescenza quando ormai i processi di accrescimento corporeo sono finiti e termina quando il soggetto comincia ad essere considerato anziano cioè circa 60 anni.
Il totale energetico deve essere distribuito in ciascuno dei pasti: colazione e spuntino del mattino (20%), pranzo (35-40%), merenda (10%) e cena (30-35%).
L'assunzione giornaliera di micronutrienti viene fatta introducendo nella dieta frutta e verdure fresche di stagione. Il fabbisogno di acqua è piuttosto variabile in base alla persona però corrisponde a circa 2550 ml. per gli uomini e 2000 ml. per le donne.
La Dieta nella Terza Età
A partire dai 60 anni il processo di INVECCHIAMENTO o SENESCENZA fa si che le richieste energetiche quotidiane si riducano sempre più per vari motivi:
Una riduzione della massa muscolare e scheletrica
Un incremento della percentuale di grasso corporeo con calo dell'attività fisica
Una riduzione del metabolismo basale e del livello di idratazione
Una diminuzione dell'efficienza di assorbimento dei nutrienti e delle funzioni digestive
In questa età alcune malattie come arteriodclerosi, obesità, osteoporosi, ipertensione e diabete sono molto presenti perciò è consigliata una dieta che oltre a seguire le raccomandazioni per adulti preveda anche:
ricette poco elaborate e facili da digerire divise in pasti molto piccoli e frequenti
aumento del consumo di fibre per prevenire la stipsi
incrementare l'apporto di acqua per prevenire la disidratazione
preferire il consumo di pesce alla carne e limitare il sale, gli alcolici e gli acidi grassi saturi